La depressione è il male del secolo. Molte persone ne soffrono, di ogni età, a partire dai giovani fino alle persone adulte e agli anziani. Io la definisco un mostro che ti assale dall‘ esterno e che non puoi governare.
Prima di vedere le varie possibilità per stare meglio, i vari modi per guarire, cerchiamo di analizzare i motivi per cui si cade in depressione.
Innanzitutto, io credo che essa sia una vera e propria malattia e che addirittura si nasca con una propensione ad ammalarsi di depressione; inoltre, secondo me, sono le persone o molto intelligenti che si ammalano, perché pensano troppo, vanno troppo a fondo alle cose e alle situazioni che riguardano la loro vita, oppure le persone troppo fragili e sensibili che soffrono per ogni cosa, anche la più piccola.
Non voglio soffermarmi sui sintomi di questa malattia perché credo siano noti a tutti ma piuttosto su l ’ aspetto introspettivo della persona che ne soffre.
La prima cosa da sottolineare è che chi non si è mai ammalato di questa orrenda patologia difficilmente potrà capire cosa sente e cosa prova il paziente affetto da essa.
Quindi, da un lato, vi sono gli altri, che non comprendono, non sanno come comportarsi, e dall’ altro l’ammalato non si sente capito e ciò non aiuta sicuramente la guarigione.
Purtroppo la società di oggi porta molti esseri umani a cadere in questo baratro per vari motivi: per i giovani è diventato molto difficile affermarsi nel lavoro, farsi accettare dalla società, dagli amici e quindi solo chi ha una forte struttura familiare, affettiva ed educativa alla base, riesce a costruirsi una vita, un futuro lavorativo, ma purtroppo ci sono anche tantissimi millenials che non avendo un buon esempio familiare di base o un sostegno emotivo, affrontano più difficoltà, fino a sentirsi inadeguati, delusi dalle sconfitte, e spesso cadono in depressione.
Per quanto riguarda gli adulti, anche per noi la società si è trasformata nettamente, soprattutto dopo l’avvento del covid che ha causato enormi disagi agli esseri umani; dalla perdita del lavoro, alla fine di relazioni sentimentali, alla improvvisa scomparsa di persone care, provocando l’aumento del fenomeno della depressione.
Quando si affronta questa malattia, sicuramente un aiuto medico e psicologico sono necessari, però ci sono anche molti altri metodi validi che aiutano.
Innanzitutto bisogna trovare la forza dentro di noi perché se ci si lascia andare è l ‘inizio della fine, ci sono poche speranze di guarigione.
Fra i metodi a supporto della terapia farmacologica e delle sedute psicoanalitiche che possono essere utilizzati vi sono lo yoga, la meditazione mindfulness, il tai chi, la bioenergetica o massaggio bioenergetico che si basa sul concetto che ogni dolore o sofferenza fisica o mentale sia dovuta a blocchi energetici e dunque si lavora molto con l’uso della respirazione.
Queste sono tutte tecniche che utilizzano il respiro, perché respirando correttamente tutto il corpo e il cervello si ossigenano dando benessere; è scientificamente provato che queste tecniche possono aiutare notevolmente una persona affetta da depressione.

Un altro aspetto fondamentale è l’amore: bisogna dare molto affetto a una persona cara che soffre di depressione, non assecondarla ma, al contrario, stimolarla a fare piccoli passi per uscire dal tunnel.
Altra risorsa fondamentale è un aiuto psicologico con un buon terapeuta, necessario soprattutto per comprendere i motivi che l’hanno scatenata e affrontarli.
Tengo molto a questo argomento sia per averlo vissuto in prima persona, sia per aver avuto persone molto vicine a me che ne hanno sofferto, quindi con queste mie parole spero di aver toccato il cuore di qualcuno e magari di averlo incoraggiato a intraprendere un percorso per la guarigione, perché dalla depressione si può guarire, se lo si vuole.

Simona Di Martino. Insegnante di danza modern contemporary e di PBT (Progressive Ballet Tecnique), coreografa, stilista. Ha studiato scienze politiche.