Disturbo d’ansia sociale (fobia sociale)

L’ansia sociale è la paura marcata vissuta in situazioni sociali in cui si teme di essere giudicati. La cura può essere farmacologica e/o psicoterapeutica.

Che cos’è il Disturbo d’Ansia Sociale o fobia sociale

È una condizione di disagio e paura marcata che un individuo sperimenta nel proprio vissuto con gli altri in cui vi è la possibilità di essere giudicato, per timore di mostrarsi imbarazzato, di apparire ridicolo o incapace ed essere umiliato di fronte ad altre persone.

Le femmine sono maggiormente soggette all’ansia sociale rispetto ai maschi e tale differenza è più marcata nella fascia adolescenziale e nei giovani adulti (Fonte: DSM – 5, 2013).

Le situazioni sociali temute provocano quasi invariabilmente paura o ansia. Sono quindi evitate oppure sopportate con paura o ansia intense.

La paura o l’ansia risultano sproporzionate rispetto alla reale minaccia posta dalla situazione sociale e dal contesto socioculturale, sono persistenti e durano tipicamente 6 mesi o più.

Per essere diagnosticato, il disturbo provoca un forte disagio e la compromissione del normale funzionamento individuale e non è attribuibile all’assunzione di sostanze o a un’altra condizione medica. È possibile inoltre che l’ansia sia circoscritta solamente a un particolare ambito sociale come concerti, discorsi pubblici o gare, soprattutto in soggetti che hanno una professione che può essere compromessa da questa condizione come musicisti, ballerini, atleti, ecc. In questo caso, se l’ansia sociale è limitata a un solo ambito, i soggetti non sono a disagio in altri contesti sociali in cui, ad esempio, non devono esibirsi.

Chi soffre di ansia sociale tende a manifestare eccessiva riservatezza in pubblico, con una postura corporea solitamente rigida e difensiva. È tipico che chi teme il confronto sociale parli con voce bassa, fatichi a mantenere il contatto visivo, o arrossisca frequentemente. Gli argomenti delle conversazioni possono risultare banali e spesso chi soffre di fobia sociale è riluttante a parlare di sé, ad accettare e fare complimenti. Per questo è anche possibile che individui con ansia sociale tendano a scegliere posizioni lavorative più isolate dal contatto sociale o con assenza di performance pubbliche, fino a limitare le potenzialità o le aspirazioni occupazionali.

I giovani adulti hanno un’aumentata tendenza ad assumere alcool o sostanze per automedicarsi, preparandosi ad affrontare la propria ansia ed essere più disinibiti o dare l’impressione che il proprio comportamento impacciato sia causato dalle sostanze e quindi esserne giustificati.

Per effettuare una corretta diagnosi è necessario distinguere il Disturbo d’Ansia Sociale da altri disturbi con caratteristiche affini. Si potrebbe per esempio confondere un carattere timido per disturbo d’Ansia Sociale. In certi contesti la timidezza viene considerata come un costrutto positivo a livello sociale, mentre il Disturbo d’Ansia Sociale è una condizione limitante e disadattiva per chi ne soffre.

In individui che soffrono di Agorafobia, invece, il timore è legato agli spazi fisici e non alle altre persone: questi individui temono di trovarsi in posti dai quali è difficile fuggire o trovare aiuto, mentre chi soffre di ansia sociale teme esclusivamente il giudizio altrui e quindi, al contrario dell’agorafobico, si troverebbe a suo agio se lasciato solo in un luogo e in lontananza da altre persone.

Chi soffre di questa patologia potrebbe sperimentare attacchi di panico, crisi d’ansia molto intense che raggiungono il picco in breve tempo e sono accompagnate dal timore di impazzire, di perdere il controllo o di stare per morire.

Nel Disturbo d’Ansia Generalizzata lo stato ansioso è costante e, a differenza del Disturbo d’Ansia Sociale, presente anche in contesti slegati dal giudizio altrui.

Se il motivo della preoccupazione è legato solo ed esclusivamente a una vergogna relativa al proprio aspetto fisico o a un particolare del proprio corpo, si parla di Disturbo di Dismorfismo Corporeo e non di Disturbo d’Ansia Sociale.

In questo disturbo non si presentano idee deliranti e la maggior parte degli individui con ansia sociale conserva un buon giudizio circa le loro convinzioni, ovvero sa che sono sproporzionate rispetto alla realtà.

L’ansia sociale e i deficit di comunicazione sono comuni nel disturbo dello spettro dell’autismo. Tuttavia chi soffre di ansia sociale ha una iniziale compromissione in queste aree in fase conoscitiva, persone sconosciute e luoghi, che scompare se si riesce a familiarizzare.

L’età media di insorgenza del Disturbo d’Ansia Sociale è tra gli 8 ed i 15 anni nel 75 % delle persone. Può svilupparsi dopo aver avuto un’esperienza umiliante oppure l’esordio può essere lento e graduale. Alcuni cambiamenti di vita e di abitudini possono facilitare la comparsa del disturbo, certe condizioni possono anche ridurlo temporaneamente per poi farlo ripresentare. Nella maggioranza dei soggetti, il 60 %, il disturbo non adeguatamente trattato va incontro a un decorso della durata di anni.

Silvana Figlioli, Psicologa clinica e Psicodiagnosta, specialista in riabilitazione psichiatrica e psicomotricità infantile. Criminologa esperta in scienze forensi, istruttrice di mindfulness. Fondatrice dell’associazione Il ventre di Parthenope. Cultrice di psicologia archetipica.

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