Esiste il fair play?

Puo’ il fair play convivere con il mondo dello sport e la sua trasformazione sempre piu’ imponente da attivita’ ludica a fabbrica di soldi?

Questo quesito ha tante risposte banali pronte a soddisfarlo, questo quesito non va sottovalutato.

Uno dei cardini nell’applicazione del fair play nello sport e’ quello di “giocare per divertirsi”, virgolettato che potrebbe sembrare scontato ed invece nasconde tante sfaccettature.

Innazitutto sgombro personalmente il campo dalle divisioni tra sport professionistico e non.

Il fair play non ha alcun legame con gli emonumenti che vengono distribuiti ai vari professionisti.

Il fair play dipende dall’uomo, il fair play non conosce sport diversi o categorie diverse, il fair play e’ un modo di vivere che ci contraddistingue da quando ci svegliamo a quando andiamo a dormire sia se lo facciamo da atleti sia se lo facciamo da dilettanti sia se lo facciamo da padri sia se lo facciamo da genitori.

Il fair play lo hai dentro, nessuno sport ti educa al fair play se tu non lo hai dentro.

Ci sono sport come il rugby in cui pare ci sia grande attenzione a questo aspetto e ci sono alcuni riti, come quello di applaudire la squadra che vince a fine partita, che ne esasperano il concetto.

Eppure magari durante una partita si cerca d’ingannare un arbitro simulando un contatto o si colpisce l’avversario in una zona vietata o ci si lamenta con un arbitro per una meta non data.

Quindi? Esiste il fair play?

Quando arrivo a pormi una domanda in maniera ripetuta e’ perche’ spesso la risposta non c’e’, o meglio la risposta e’ indefinita, mutabile, sicuramente non perentoria ed incontestabile.

Nel cercarla la risposta la mia testa e’ orientata verso la negazione di un principio assoluto che ci porti a dire che il fair play esiste. Il fair play cosi’ come lo sogniamo da bambini non esiste, perdere ed essere felici per gli avversari non esiste, giocare senza tentare di accattivarsi le simpatie di un arbitro non esiste, rispettare le regole e magari dispiacersi per un infortunio si esiste ma vi domando, cosa c’entra con il fair play?

Nello sport come nella vita bisogna ottenere il meglio da se stessi senza ledere o mancare di rispetto agli altri, bisogna cercare di centrare i propri obiettivi con correttezza e pulizia, lo vogliamo chiamare fair play?

Io lo chiamo saper vivere ed il fair play e’ una meravigliosa ideologia di vita e di sport che viene applicata solo quando le cose ti vanno bene.

Francesco Capone, Biologo specializzato in Informazione Scientifica del Farmaco, calciatore modesto, padre innamorato, commerciale di pacemaker midollari

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