Fenomeni criminali connessi alla Pandemia

Purtroppo è un dato di fatto che in ogni situazione altamente critica per l’umanità si sviluppano modalità di gestione della crisi guidate da organizzazioni criminali. L’esempio più calzante è la guerra, ma pensiamo ad altre situazioni che generino morte e panico.

Il terremoto dell’Aquila, quello dell’Irpinia del 1980…tantissimi morti, giovani studenti e la corsa delle organizzazioni criminali per gestire la ricostruzione…

Questa pandemia poi, che ha deteriorato ulteriormente un quadro economico e sociale già critico, generando tensioni forti, è già di per sé terreno di conquista delle organizzazioni criminali nel mercato internazionale e nelle situazioni critiche locali.

Prima dell’inizio della somministrazione dei vaccini su larga scala, l’Interpol ha lanciato l’allarme sulla possibilità che la criminalità organizzata potesse promuovere la circolazione di vaccini anticovid e antinfluenzali contraffatti, poiché l’industria sanitaria, anche riguardo le mascherine e altri presidi sanitari, risulta molto appetibile per l’infiltrazione criminale.

Attualmente, la sostanziale indisponibilità su larga scala dei vaccini e il rigido controllo dello Stato sulla distribuzione, non consentono un intervento aggressivo delle mafie, tuttavia le forze dell’ordine stanno monitorando i presidi di somministrazione dei vaccini per verificare la corretta gestione e conservazione del farmaco; sappiamo già che in tutta Europa sono stati scoperti casi di vaccinazione a non aventi diritto secondo i criteri attuali di priorità dei soggetti a rischio…ora sono gli anziani, poi i soggetti con patologie ad alto rischio e in contemporanea gli insegnanti, subito dopo gli esercenti le professioni sanitarie.

Contemporaneamente, vengono monitorate le frontiere di terra, di mare e gli scali aerei al fine di controllare la eventuale illecita importazione di vaccini privi di autorizzazione, in particolare destinati a comunità etniche presenti sul nostro territorio…

Perché tali controlli? Perché si è constatato, che nel Dark WEB già risulta costituito un marketplace, anonimo e difficilmente raggiungibile, dedicato alla compravendita di vaccini.

Tuttavia, poiché le dosi devono essere conservate a rigide temperature, queste transazioni non sembrano veritiere, si ritiene che siano forme di truffe in danno di ingenui utenti del web.

Pertanto, le ipotesi criminose non ancora fortunatamente accertate, ma che meritano un attenzione costante, potrebbero essere l’immissione di vaccini contraffatti sul mercato, la distribuzione on line di prodotti placebo, come già constatato per farmaci non approvati provenienti dall’area asiatica, l’infiltrazione mafiosa nei piani di distribuzione, in modo da garantire maggiori dosi di vaccino ad aree geografiche ancora sprovviste, che pagherebbero forti tangenti per ottenere il vaccino, oppure ancora il furto di dosi di vaccino da destinare ai mercati paralleli.

Immaginate dunque quale sforzo stanno compiendo le intelligence per scongiurare pericoli enormi per la salute pubblica e per evitare conflitti internazionali…

Siamo di fronte a una sfida obiettivamente non facile, contro la malattia e contro tutti i rischi e le difficoltà collegate alla pandemia.

Trattandosi di un male comune, come comuni sono le strategie di difesa verso il Covid come verso le attività criminali, auspichiamo che davvero tutte le compagini sociali si muovano verso una diffusa e consolidata solidarietà dei popoli e dei governi…

Un altro aspetto ahimè connesso alla pandemia ed oggetto di studio da parte delle forze dell’ordine, oltre all’incremento dei femminicidi e delle violenze domestiche è l’incremento dei reati commessi da minori o compiuti su minori. Le dinamiche giovanili sono state soffocate e trasformate dalla pandemia e dai lockdown che costringono l’esuberanza dei ragazzi ad una forzata asocialità, alla limitazione degli spostamenti, alla limitazione dell’attività sessuale… la costrizione, si sa, genera ansia, rabbia, difficoltà di comunicazione, tutte emozioni che vengono ora scaricate attraverso il computer.

Numerose indagini hanno permesso di scoprire sulle piattaforme la creazione di vere e proprie baby gang virtuali, dedite a comportamenti razzisti verso coetanei di colore, a forme di scherno e di offesa verso ragazzi più deboli, come i disabili, gli obesi e i più indifesi in generale, comportamenti violenti che ingenerano la adorazione di followers in preoccupante aumento.

Sono poi aumentate in modo significativo da parte di adolescenti le visualizzazioni di materiale pornografico anche da parte di bambini al di sotto dei dieci anni, assolutamente inadatte al proprio livello di consapevolezza della sessualità.

Inoltre, il maggior uso del web ha anche incrementato il numero di casi di adescamento sessuale proprio nei confronti di minori di 13 anni, addirittura il Centro Nazionale contro la pedopornografia on line ha fornito un dato allarmante, un incremento di casi del 132% e un numero di indagati del 90% nell’anno 2020.

Naturalmente, vista la maggiore difficoltà per i giovani di incontrarsi in strada, è aumentata anche la contrattazione in web di sostanze stupefacenti, con acquisto on line e conseguente invio di plichi contenenti la sostanza.

Infine, all’indomani della pandemia, tra i giovani sul web circolano notizie circa il Boogaloo, ovvero la grande rivoluzione che verrà, una propaganda che inneggia al sovvertimento dell’ordine esistente e che è molto diffuso in America, dove i gruppi radicali, sulla base della necessità di una guerra civile che spazzi via il sistema politico esistente e che autorizzi ogni cittadino al legittimo possesso di armi… hanno compiuto un assalto al Parlamento. Risulta evidente quanto le tensioni sociali generate dalla pandemia stiano creando situazioni di disagio e ribellione estreme, che potrebbero sfociare in azioni terroristiche.

Per questo, lo sforzo investigativo delle forze dell’ordine è in questo momento intensissimo su diversi fronti, per scongiurare tanti e diversi conflitti. Ciascuno di noi deve essere quindi consapevole della criticità del momento, e impegnarsi perché la tolleranza, la pazienza e il senso civico abbiano il sopravvento su quanto di più distorto scaturisce dal comportamento umano durante le tragedie globali… insomma, impegniamoci tutti per uscire al più presto dal tunnel.

Paola Somma, vicequestore Polizia di Stato, scrittrice

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