Il vestito nuovo delle cozze


Mille milioni di  anni fa tutte le conchiglie del mare avevano la stessa forma e lo stesso colore, erano tutte bianche, tutte dalla forma tondeggiante e per questo difficilmente distinguibili le une dalle altre.

Un giorno la regina delle cozze che era stanca di esser confusa con tutte le altre esclamò:” bisogna fare qualcosa, perché ci si distingua, voglio che quando qualcuno mi incontri, riconosca che sono una cozza e non una semplice vongola.”

Decise allora di recarsi nel più importante negozio di vestiti dell’intero oceano, che era anche il più esclusivo.

Alla triglia, che lavorava in quel bellissimo negozio, espose la sua richiesta, e questa solerte commessa le fece vedere le livree più belle, le più sgargianti, ma senza risultato.

La regina delle cozze aveva gusti difficili: “Voglio che mi si riconosca anche a distanza, ma non che mi guardino inorriditi. Questo colore così acceso”, disse riponendo la conchiglia gialla, “non si addice al mio colorito.”

La triglia che le aveva fatto provare più di cento valve non sapeva che fare, quando ad un tratto la regina, che aveva messo a soqquadro il negozio, scorse in fondo, relegato in un angolo, il vestito più bello che avesse mai visto.

Questo vestito, scuro e lucente, dalla forma allungata, era un bellissimo abito da sera e la regina se ne innamorò.

“Voglio quello!” disse decisa rivolta alla triglia, che per liberarsi finalmente di quella seccatura, glielo portò immediatamente.

Quando la regina delle cozze lo ebbe indosso, decise che tutte le altre avrebbero dovuto indossare quello stesso abito, perché sarebbero state subito riconosciute e da quel giorno le cozze presero ad essere vestite di nero in abito lungo, come se dovessero sempre partecipare ad una serata mondana.

Le altre conchiglie poi, per non essere da meno, fecero come aveva fatto la regina e si recarono nello stesso negozio a scegliere la loro livrea.

La triglia che lavora lì ha ancora il suo bel da fare, perché, si sa, le conchiglie hanno tutte gusti difficili…….


Distratta

Osservo le nuvole … mi sembrano panna,
poi guardo il cielo e pare lavagna;
il vento è un artista davvero eccellente
cambia il disegno che basta un niente:
pecorelle che inseguono gatti,
donne barbute con riccioli matti,
coccodrilli feroci con denti appuntiti…
cestini ricolmi di frutti canditi.
Poi ancora ritratti, paesaggi e alberelli
dipinti di scuro … ci servon gli ombrelli;
poi quando la luce cala sul mondo,
stanco l’artista riposa profondo…..


Antonella Morra lavora nella gestione clienti per l’organizzazione di eventi in ambito medico e… risponde per le rime. Da sempre si diletta a scrivere in versi e non solo, componendo racconti e filastrocche per grandi e piccini.

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