Giugno 1944: lo sbarco in Normandia
Giugno 2022: ancora guerre
Ci sono spiagge dove non ci si va per farsi il bagno, eppure ci si tuffa…
Sono tuffi nel passato, tra le onde della memoria…
Onde di giovani, tra maree di paure e di coraggio, tra le correnti della speranza e della obbedienza; onde che si infrangono fragorose sul tuo petto, facendoti sentire l’eco del dolore che portano con sé.
E le onde vanno e le onde tornano.
Come il passato che cede il passo al presente, come ogni ciclo della storia e della vita…
Le spiagge dello sbarco in Normandia, quelle di quell’interminabile d-day, sono luoghi in cui trattenere le emozioni è vietato.
Sono gli occhi che guardano avanti ma vedono indietro … piangendo oceani di lacrime.
Sono le spiagge della paura e della libertà, quelle calpestate da giovani americani armati di artiglieria ma disarmati davanti allo scempio della guerra.
Uomini, perlopiù ragazzini, dai corpi acerbi ma dal cuore grande e maturo che hanno donato la vita e regalato la libertà.
Sono onde che vanno e vengono. E se in quei posti ti succede che non trattieni le tue lacrime… voglio credere che sia il giusto tributo alla vita andata e a quella donata, mi piace credere che quel mare non si prosciugherà mai… che arida rimarrà solo la motivazione di quella guerra, che quelle onde non smetteranno mai di solcare i mari della memoria…

Erminia Casale, avvocato e docente di diritto