La Befana Nella notte dell’Epifania porta i doni e poi va via: Accidenti ai miei acciacchi, poi col peso di questi pacchi, mi è difficile volare qui qualcuno mi dovrà aiutare! Sulla scopa sta curva e secca parla tra sé e pensa in fretta. Dalla sua postazione elevata guarda la terra così popolata. Quello che vede non le piace e il suo pensiero diventa audace. Contravvenendo al regolamento, atterra e si presenta al Parlamento! Tra stupore e meraviglia l’accoglienza è un parapiglia! La Befana quale onore! esclama la ministra dell’istruzione. Ma lei arrabbiata si schiarisce la gola e chiede in fretta la parola: Cari miei ma vi pare bello occuparvi solo del vostro orticello? Quanta povertà, disinteresse e cattiveria, vi sembra questa una società seria? Dove è la condivisione? Credete che i miei doni siano la soluzione? Tra il mormorio generale, lei continua imperterrita a parlare: Per migliorare questo ambiente è necessario cambiare la mente. Abbiate rispetto del vostro vicino e cura amorevole per ogni bambino; poi, è essenziale per continuare, che tutti impariate a saper donare! Ogni giorno: tempo e attenzioni, denaro, cibo o solo emozioni. Qualunque atto ma con affetto perché è il cuore che lo rende perfetto! Avete forse dimenticato, quanta gioia in un dono inaspettato? Su, forza! Datevi da fare, non mi fate più vergognare! Terminata la sua lezione lasciò a tutti un pezzetto di carbone. Il suo messaggio arrivò chiaramente e si diffuse fra tutta la gente: un piccolo gesto ma fatto da tanti, diventa un passo da veri giganti!

Antonella Morra lavora nella gestione clienti per l’organizzazione di eventi in ambito medico e… risponde per le rime. Da sempre si diletta a scrivere in versi e non solo, componendo racconti e filastrocche per grandi e piccini.
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