La divinazione con epatoscopia ed estispicina.

Sino ad oggi ci mancano testimonianze in epoca sumèrica di forme di divinazione con tecnica di tipo mantico, che invece sono assai comuni in epoca paleobabilonese soprattutto sotto forma di epatoscopia, cioè di esame ispettivo del fegato delle vittime sacrificali.

Tale tecnica prevedeva anche la conservazione scritta dei risultati dell’esame divinatorio e la riproduzione oggettuale dei fegati, come oggi con gli ex voto. Lo studio anatomico del fegato permetteva corrispondenze tra i segmenti epatici e gli argomenti oggetto dei presagi, che riguardavano la salute in generale o altri organi del sacrificante ovvero notizie riguardo a carestie ovvero ad episodi bellici etc.

Gli auspici potevano infatti riguardare sia la sfera pubblica (mātu) che la sfera privata (bītu). In seguito la tecnica mantica si estese all’esame di tutte le interiora della vittima (la estispicina).

            A proposito della mantica: in realtà non è molto dissimile dalle sofisticate odierne tecniche d’immagine che studiano le patologie in campo medico ai fini della prognosi (presagi) e della diagnosi.

Restano per l’appunto tracce d’una scienza medica di cui si occupava l’asû, il medico, e che consisteva nell’attenta osservazione dei segni finalizzata alla diagnosi per l’indicazione della terapia.

Parallelamente all’ asû esisteva l’āšipu, che dallo studio di segni, anche o soprattutto ambientali traeva presagi, fausti o infausti, a carico della salute; i segnali infausti erano scongiurabili con pratiche che oggi definiremmo di tipo esorcistico.

Altre tecniche di divinazione

            La libanomanzia permetteva di trarre auspici esaminando le volute del fumo dell’incenso; la lecanomanzia esaminando la disposizione dell’olio versato nell’acqua. Con la fisionomia i presagi venivano dedotti dallo studio fisionomico: dapprima limitato a deformità o a segni fisici come i nevi poi esteso ai caratteri comportamentali ed ai tratti morali e psicologici. Infine fu l’astrologia a prevalere fra le arti divinatorie; essa ebbe grande sviluppo soprattutto in età neoassira e neobabilonese. (Cfr. La Storia, Vol. I, La Biblioteca di Repubblica, pag. 343)

Domenico Casale, cardiochirurgo di professione e contadino per passione, esperto di mitologia e testi sacri multiculturali, scrittore

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