La Guardia Zoofila – manuale a quiz è l’ultima pubblicazione di Ciro Federico Troiano. Ciro Troiano è criminologo e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV.
Il manuale, edito da Amazon, è un interessante guida per chi ambisce a diventare guardia zoofila.
Ho chiesto al suo Autore qualche delucidazione in merito alla sua pubblicazione.
Dottor Troiano ci può, innanzitutto, chiarire chi è la guardia zoofila e come lo si diventa?
La normativa in vigore consente alle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute di chiedere al Prefetto, dopo un apposito corso di formazione, il rilascio del decreto di nomina a Guardie Particolari Giurate per i propri iscritti. Si tratta di volontari addetti alla vigilanza zoofila, ovvero alla prevenzione e repressione dei reati a danno di animali, con riguardo agli animali d’affezione, che nell’esercizio delle loro funzioni sono pubblici ufficiali e svolgono funzioni di polizia giudiziaria.
Quali sono le loro funzioni?
In pratica la guardia zoofila, quando accerta, ad esempio, una condizione in atto di maltrattamento animale, ha il dovere/potere di esercitare le funzioni tipiche della polizia giudiziaria quali, identificare e denunciare l’autore, impedire che il reato venga portato a conseguenze ulteriori, attraverso il sequestro dell’animale o del corpo del reato, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova, fare rilievi, foto e altro. Oltre alla tutela penale, la guardia zoofila ha anche funzioni di polizia amministrativa, quindi può elevare sanzioni amministrative come, ad esempio, per mancanza di microchip ad un cane.
Perché la necessità di un libro sulle guardie zoofile?
Beh, innanzitutto c’è da rilevare che non esiste sul mercato editoriale un lavoro simile. Solitamente ai corsi di formazione si utilizzano dispense appositamente preparate o scaricate da internet. Il lavoro che presentiamo vuole rappresentare un contributo alla conoscenza delle funzioni e dei compiti delle guardie volontarie. Si tratta di un volume pensato in primis per la preparazione di coloro che aspirano a diventare guardie zoofile volontarie, ma anche per le guardie in servizio che intendono mettere alla prova la loro preparazione e ricapitolare le loro conoscenze, nonché per attivisti, responsabili di associazioni, funzionari pubblici, operatori di polizia giudiziaria e in generale per tutti coloro che operano, secondo le diverse attribuzioni e specificità, nel campo della tutela degli animali.
Com’è articolato il volume?
Si tratta di un manuale sui generis, novità assoluta nel panorama editoriale italiano sul tema, che propone 500 quiz a risposta multipla con relativa spiegazione e riferimenti normativi e che consente un’efficace ricapitolazione delle conoscenze acquisite nei corsi di formazione e nello studio dei testi di settore. Abbiamo scelto di strutturarlo a quiz perché riteniamo che questo possa stimolare la riflessione, la curiosità e la capacità di creare connessioni tra i vari argomenti.
Le materie trattate riguardano gli argomenti dei corsi di formazione: normativa sulla protezione degli animali; funzioni e compiti delle guardie volontarie; nozioni di ecologia, etologia e zoologia; elementi di diritto penale e amministrativo. A queste abbiamo aggiunto materie nuove, inusuali per i corsi delle guardie volontarie, ma che ormai risultano fondamentali per un rinnovamento formativo, necessario per affrontare la complessità degli ambiti operativi in cui si innesta l’operato di tali guardie. Con queste finalità abbiamo inserito Elementi di diritto e di procedura penale per operatori di polizia giudiziaria, con particolare rilievo dato alle indagini preliminari e al rapporto della polizia giudiziaria con l’Autorità Giudiziaria, nonché Elementi di criminologia e di investigazione per guardie zoofile. In merito a quest’ultimo capitolo, riteniamo che non possa essere ulteriormente rinviata una formazione specifica in ambito criminologico e investigativo, atteso che la repressione dei crimini contro gli animali investe a pieno titolo queste discipline.
Lei nel volume parla anche di una fenomenologia dei reati contro gli animali, ci può spiegare meglio?
I crimini a danno di animali toccano aspetti che sovente si intrecciano con quelli riguardanti la criminalità organizzata, la violenza di genere, i delitti domestici, i crimini sessuali, la devianza minorile, il bullismo, il sadismo, i rituali settari, le condotte antisociali. Ovviamente l’aspetto principale è costituito dalla vittima animale, essere senziente capace di reagire agli stimoli del dolore, dotato di sensibilità e vitalità propria e che va salvaguardato nella sua integrità psicofisica. Non meno importante è la considerazione che le condotte contro gli animali – la loro uccisione, il maltrattamento o lo sfruttamento illegale – costituiscono reati, ovvero, dei crimini a tutti gli effetti e per occorre una polizia giudiziaria formata e competente.
In sintesi, che messaggio vuole lanciare con questo libro?
Ciò che vogliamo mettere in evidenza è la funzione pubblica che le guardie zoofile ricoprono, il loro ruolo pubblicistico, che è spesso misconosciuto. Funzione che comporta l’esercizio di delicati uffici che, se non eseguiti correttamente, o peggio, se violati, oltre a esporre la guardia a una severa e giusta censura penale, gettano un velo di incredibilità su tutto il mondo associativo animalista e/o ambientalista. La legge affida funzioni delicatissime ai volontari delle associazioni nominati guardie particolari giurate; funzioni che richiedono una conoscenza attenta e scrupolosa dei compiti e delle mansioni svolte e una professionalità sempre più eccelsa. Si tratta di argomenti seri che con serietà devono essere affrontati. Riteniamo di aver risposto, con questo volume (ricordiamo, disponibile solo su Amazon), a una esigenza diffusa fornendo uno strumento in più alla preparazione professionale delle guardie volontarie. La nostra speranza è di fornire un adeguato contributo per il corretto svolgimento di questo importantissimo servizio pubblico e sociale: queste le motivazioni del libro.
Quando parliamo di guardie zoofile ci riferiamo a volontari, come lei diceva prima. Non crede che se diventasse una professione magari potremmo avere meno reati?
In effetti in Italia abbiamo già delle forze dell’ordine come le guardie forestali che fanno parte dell’Arma dei Carabinieri e si occupano di reprimere questo tipo di reati. La Guardia zoofila, nella tradizione italiana, è un’attività svolta da volontari i quali, proprio perché tali, sono animati da grande passione e interesse. Sarebbe bene, magari, che si dessero loro maggiori funzioni e disponibilità nell’esercitare la loro attività.
Grazie a Ciro Troiano per la impeccabile attività a tutela degli animali.

Maria Paola Battista, Sociologa, editor e giornalista, scrive recensioni di libri e interviste agli autori per varie testate.