Sorridiamo a chi ci sorride …
Stringiamo la mano a chi ci porge la mano …
Ci rattristiamo al racconto di un evento drammatico non personale …
Siamo ansiosi, impauriti all’ascolto, alla visione di una realtà sociale drammatica …
Siamo emotivamente turbati alla visione di un film tragico …
Ridiamo alla visione di un film divertente …
Siamo coinvolti emotivamente alla lettura di un post sui social network …
Vi siete mai chiesti perché si verifica questo tipo di risposta emotiva, comportamentale?
Un responso immediato si ramifica nella sensibilità, nella gentilezza, nell’educazione, nella socializzazione, nel rispetto. Risposte assolutamente veritiere, concrete … ma se la spiegazione fosse in realtà più complessa?
Una domanda che inevitabilmente genera un dubbio, una pausa di riflessione … e la curiosità si attiva …
La comunicazione s’incanala nelle parole, nei gesti, nei comportamenti, nei silenzi, negli assensi, nell’arte, nel canto, nella scultura, nella poesia, nella filosofia, nella letteratura, nella pittura …
Non si può non comunicare. Paul Watzlawick
La comunicazione in ogni sua forma espressiva veicola emozioni positive e negative. Il contatto con le emozioni altrui contagia il proprio stato d’animo generando reazioni istintive simili che plasmano la propria visione della realtà affettiva personale e sociale. Questa dinamica comunicativa genera il contagio emotivo che ha la propria origine neurologica nei neuroni specchio. Nel cervello l’osservazione di una determinata azione attiva gli stessi neuroni che si mobilitano quando un’azione viene compiuta. Martin L. Hoffman individua nell’imitazione motoria la componente basilare del contagio emotivo sottolineando:
l’osservazione di un’emozione plasma in modo naturale ed immediato il proprio corpo in accordo con l’emozione altrui, originando un dialogo imitativo della mimica facciale, gestuale, comportamentale, posturale.
I fattori che influenzano l’intensità del contagio emotivo sono:
- livello d’intimità della relazione
- intensità espressiva della comunicazione
Il contagio emotivo è uno scambio emotivo impercettibile in una continua interazione reciproca di tipo sotterraneo. Daniel Goleman
Il contagio emotivo è un percorso parallelo dell’empatia individuando la stessa origine nella percezione e condivisione dell’emozione altrui, ma originando la fusione con quella della persona contagiata a differenza del processo empatico.
Nel contagio emotivo l’emozione è condivisa non in modo vicario, ma in modo diretto: l’emozione osservata diventa la propria emozione. Silvia Bonino

Un meccanismo di condivisione sottile, ma talmente intenso da rendere difficile se non impossibile individuare uno stato d’animo, una scelta come propria o assimilata, assorbita da altri.
Difficile non essere calamitati dalla spirale del contagio emotivo Charles Darwin sottolinea
l’esistenza di una propensione naturale e innata dell’uomo a riconoscere e a rispondere in modo congruente all’emozione dell’altro.
Una spirale che coinvolge, travolge soprattutto le persone particolarmente sensibili perché valorizzano fortemente le emozioni altrui a differenza degli individui altamente contagiosi poiché insensibili e assolutamente distaccati verso chi vive emozioni incompatibili con le proprie.
La contaminazione emotiva veicolando anche stati d’animo di paura, ansia, angoscia alimenta l’allarmismo, la manipolazione, il panico in modo, spesso, esagerato rispetto all’effettiva realtà, configurandosi, in tal senso, come binario peculiare del dolore emotivo innescando una sorta di “virus sociale” deleterio difficile da fermare.
Nei salotti televisivi non a caso quasi sempre le notizie d’attualità, politiche etc vengono mediate e presentate attraverso i canali del sentimento, della pietà, della condanna.
Sfuggire alla spirale emotiva è difficile ma non impossibile, necessita ricorrere a dei canali di difesa e di distacco:
- tutelarsi attraverso il proprio ruolo
- evitare l’esposizione all’emozione altrui
- negazione delle emozioni osservate
Generalmente il contagio emotivo, sovente, decresce in virtù della ripetizione dell’emozione soprattutto nel caso della frequenza e dell’esposizione ai media di una news, di un evento confezionato con le vesti emotive.

Emozionarsi migliora la qualità della vita, ma le emozioni altrui assimilate non sempre incontrano la propria personalità, sensibilità e per evitare che si trasformi in un mosaico di percezioni, sentimenti e valori sbiaditi necessita equilibrare l’incontro emozionale con gli altri per tutelare e dare priorità sempre al proprio universo d’emozioni e di sensazioni.
Scegli di avvicinarti a quelli che cantano, raccontano storie, si godono la vita e hanno la gioia negli occhi perché la gioia è contagiosa e riesce sempre a scavare una soluzione laddove la logica si limita a fornire una spiegazione per l’errore. Paulo Coelho

AnnaMaria Fiscale: sociologa, specializzata in analisi qualitativa della ricerca sociale e in management dei servizi sanitari