Il termine narcisismo nasce dal mito di Narciso dell’antica Grecia: la leggenda narra di un giovane molto bello, non consapevole della propria bellezza. Pieno di pretendenti che rifiutava tutte, respinse anche l’amore della ninfa Eco, che si disperò per il dolore e perse la forza fino al punto di lasciarsi morire, invocando Narciso con ogni persona che incontrava, ripetendo solo sillabe per la debolezza. La dea Nemesi decise così di punire Narciso: lo condusse alla sponda di una fonte dall’acqua limpidissima: Narciso si specchiò e, non avendo mai visto sé stesso, si innamorò perdutamente della propria immagine.
Questo racconta il mito di Narciso. Pensi che la tua metà sia narcisista?
Anche se in questo momento ti senti soffocare dalla relazione che stai vivendo, fai attenzione: il o la partner potrebbe essere soltanto egoista e vanitoso\a!
Quanti di noi si arrabbiano quando la propria metà preferisce uscire con gli amici invece di passare una serata romantica in due? Quante volte ci sentiamo messi da parte, dalla persona che amiamo e allo stesso tempo ci sembra di non poter vivere appieno la nostra libertà?
La maggior parte delle persone che vivono questa condizione si sente vittima di una relazione soffocante e attribuisce al proprio partner l’etichetta di narcisista.
Da psicologa, voglio chiarire che cosa significa essere narcisisti, dato che questo termine indica una condizione psicopatologica ben precisa.
Sì, devi sapere che non tutto il mondo è narcisista.
Premetto: se ti dico che il tuo uomo o la tua donna potrebbero non soffrire di questa patologia, non significa che voglio sminuire la tua sofferenza, ma solo riportarti sulla strada giusta per comprenderne meglio le cause.
Facciamo un passo indietro: chi è il narcisista?
Il narcisista è colui che soffre di un disturbo della personalità; questa patologia è caratterizzata da una particolare percezione di sé del soggetto definita Sé grandioso. Comporta quindi un sentimento esagerato della propria importanza e una forte idealizzazione del proprio sé – ovvero una forma di amore di sé che, dal punto di vista clinico, in realtà è fasulla.
La persona manifesta una forma di egoismo profondo di cui non è di solito consapevole, e le cui conseguenze sono tali da produrre nel soggetto sofferenza, disagio sociale o anche significative difficoltà relazionali e affettive.

Il disturbo narcisistico di personalità è caratterizzato da:
• poca empatia
• asocialità
• violenza
• manipolazione
• aggressività
• manifestazione di superiorità verso l’altro (partner o amici)
• egocentrismo
Probabilmente, proprio quest’ultima caratteristica è la causa della confusione che si è creata nell’immaginario popolare, per cui tutti coloro che presentano tratti egocentrici e di egoismo, sono automaticamente narcisisti.
Questa deduzione è sbagliata perché l’incidenza della patologia che si riscontra nella totalità della popolazione italiana non supera l’1%…
Ma quante sono, invece, le persone egocentriche e vanitose nell’era del personal branding e dei self made man?
Capirai bene che se tutti i vanitosi soffrissero di narcisismo la metà della popolazione soffrirebbe di questa patologia!
Di solito usiamo la parola narcisismo con un’accezione quasi sempre negativa.

Esiste anche un narcisismo sano, la capacità di riconoscere le nostre qualità positive e di regolare l’autostima, la convinzione del valore e della dignità personale, con l’aggiunta di un equilibrata soddisfazione per le nostre caratteristiche fisiche o mentali.
Una specie di gioia di sé che è intermittente ma che ci sostiene senza bisogno di cancellare l’altro o attivare dinamiche di rivalità invidiosa.
Il narcisismo (nell’ottica psicopatologica) è una patologia seria e deve essere trattata con un’adeguata terapia.
Un altro mito che vorrei sfatare è che questa patologia si riscontra molto più negli uomini, rispetto alle donne.
Non è così, la psicologia non supporta questi dati; pare invece che ne soffrano alla pari entrambi i sessi.
Ti dico questo perché è importante saper riconosce il narcisista e saper comprendere qual è il vero problema del fallimento di una relazione.
In conclusione:
È importante che chi riconosce il proprio partner nelle caratteristiche che ho elencato sopra chieda aiuto per uscire da una relazione soffocante e talvolta pericolosa.
È, altrettanto, importante che esista sincerità da entrambi i componenti di una relazione: se il tuo o la tua partner non è narcisista devi provare a capire se la responsabilità di una relazione zoppicante può essere, in parte, tua.
Se senti di non poter condividere la tua vita con una persona egoista devi staccartene senza sentire il peso del fallimento, perché le relazioni possono finire e non devi colpevolizzarti per questo. Non è necessario chiamare in causa una dimensione psicopatologica come il narcisismo per affrontare una relazione che sta avendo problemi.
A volte, basta anche la terapia di coppia per ritrovare la complicità perduta.
Se invece, il o la partner presenta in tutto e per tutto i tratti del narcisista, allora, prova a parlarne con uno specialista, per verificare qual è la reale condizione della tua relazione ed eventualmente uscirne al più presto.

Silvana Figlioli, Psicologa clinica e Psicodiagnosta, specialista in riabilitazione psichiatrica e psicomotricità infantile. Criminologa esperta in scienze forensi, istruttrice di mindfulness. Fondatrice dell’associazione Il ventre di Parthenope. Cultrice di psicologia archetipica.