Molto spesso udiamo proferire ed esprimere pareri, magari senza conoscere a fondo cosa riguarda e soprattutto cosa sia, la psicosomatica.
Franz Gabriel Alexander (1891 – 1964) medico e psicoanalista statunitense, di origine ungherese, è stato il principale ideatore della medicina psicosomatica.
Essa è quella scienza che studia il legame presente tra la parte psicologica (psiche) e quella fisiologica (il soma) di un essere umano.
Una delle principali caratteristiche di tale scienza è che sia l’aspetto psicologico sia quello meramente materiale, somatico, hanno la capacità di influenzarsi a vicenda; in pratica il corpo somatizza i malesseri dello spirito e la malattia, apparentemente organica, non è altro che un conflitto emozionale che coinvolge la personalità, l’anima ed il corpo stesso. In estrema sintesi, nell’eziologia della malattia, spesso l’emozione gioca un ruolo di primo piano e quello che il nostro inconscio tace; lo urlano appunto, le nostre malattie, i nostri dolori, i nostri malesseri.
E’ stato dimostrato che le reazioni prolungate allo stress sono una delle cause principali per l’insorgere di malattie ed esistono letterature probanti ed efficaci in merito.
Si tratta di disturbi provocati dall’attivazione del sistema di allarme del nostro organismo. Sono difficili da individuare ma non meno reali di tutti gli altri disturbi e il più delle volte sono strettamente legati al nostro stile di vita.
Numerose sono le patologie che riconoscono cause di natura meramente psicosomatiche: (cardiovascolari, gastroenteriche, osteoarticolari, neurologiche, metaboliche…).
Statistiche mondiali a tale proposito, rivelano che tra le più comuni e le più infauste dal punto di vista prognostico, sì da riconoscersi tra le prime, amare cause di invalidità/inabilità al mondo, vi siano le patologie cardiovascolari, disturbi per i quali risulta evidente non solo una predisposizione di base, ma soprattutto uno stile di vita sfavorevole per la salute.
In particolare si è giunti all’evidenza che, da un punto di vista clinico e sociale, si può riconoscere uno stretto legame tra malattie cardiovascolari e depressione, spiegato da cause concatenate, quali:
- I fattori biologici: (ipertensione, ipercolesterolemia, dislipidemia, sedimentazione di placche ateromasiche nelle arterie, processi infiammatori, tossicità cardiaca degli antidepressivi, ecc.).
- Stili di vita e abitudini voluttuarie: (fumo, consumo di alcol, scarsa attività fisica, obesità).
- Comportamento di malattia (scarsa aderenza al trattamento terapeutico e/o preventivo, scarsa attenzione per le proprie condizioni di salute).
Ma c’è molto di più. Oggi infatti, nuovi approcci e nuove prospettive scientifiche, configurano la possibilità di andare oltre la storica contrapposizione mente – corpo. Si parla infatti non più di medicina psicosomatica in senso riduttivo e schematico unidirezionale ma di PNEI, Psico-neuro-endocrino-immunologia ove sia il sistema endocrino sia e soprattutto il sistema immunitario, giocano un ruolo chiave nel monitoraggio psichico, in cui, l’equilibrio di quest’ultimo, è il risultato di una armonica omeostasi sia immunologica sia ormonale dell’organismo.
La PNEI e i relativi studi su di essa, stanno quindi man mano trasformando la consueta concezione dell’essere umano che appare dunque come una complessa e meravigliosa struttura energetica di psiche e corpo integrati tra loro, dove i pensieri e le emozioni sono tradotti nel corpo da correlati biochimici, da elementi cioè fluidi e dinamici, direttamente implicati in ogni processo nervoso, endocrino e immunitario.

Ciò dovrebbe aprire le strade verso nuove proposte e strategie curative, non solo psicologiche ma anche terapeutiche alternative, per un approccio più integrato e completo.

Giovanni Sarnelli medico specializzato in Anestesia e Rianimazione, già Colonnello medico del Corpo Sanitario dell’Esercito e oggi in regime di quiescenza, opera attualmente, come libero professionista, in campo medico certificativo e medico legale.