PRENDERSI CURA DELLA PELLE COL CIBO IN ESTATE

Siamo finalmente a luglio, nel pieno dell’estate.

Ci stiamo lasciando alle spalle i mesi di restrizione sociale, e con le dovute precauzioni di distanziamento gli uni dagli altri abbiamo iniziato a esporci al sole per la tintarella.

Ma se siamo stati fortunati a scampare all’aggressività del COVID-19, dobbiamo tener presente che sia i raggi UVA (che rappresentano circa il 95% dei raggi UV che arrivano sulla superficie terrestre) che quelli UVB, oltre ad avere effetti benefici ed essere fattori d’importanza vitale per il nostro pianeta e i suoi abitanti, possono al tempo stesso causare danni alla pelle (eritemi, scottature, arrossamenti, invecchiamento e tumori come i melanomi), se non usiamo i dovuti accorgimenti durante l’esposizione solare.

Nella stagione più calda dell’anno la pelle va quindi protetta e idratata, sfruttando soprattutto l’azione benefica del cibo. Non a caso, nel periodo estivo la natura ci offre frutta e verdura colorata e più ricca d’acqua: pomodori, peperoni, carote, albicocche, nespole, fragole, ciliegie sono solo dei cibi estivi che apportano sostanze come antocianine, licopene, carotenoidi e quercetina. Questi composti ci proteggono, tra l’altro, dall’attacco dei radicali liberi e dalla disidratazione cellulare.

I sunfood stimolano la produzione di melatonina e aiutano a rendere la nostra epidermide di un colore ambrato, perfetto e naturale. Inoltre, mangiare prodotti di stagione comporta una riduzione dell’inquinamento ambientale: nessun utilizzo di conservanti, nessuna produzione da ciclo vitale artificiale, tempi di consegna brevi e a Km zero, ridotto uso di imballaggi. Se dovessimo stilare un elenco di consumo degli alimenti più adatti a creare un’abbronzatura sana e invidiabile, innanzitutto dovremmo inserire tutti quei cibi di origine animale e vegetale, molti dei quali dal colore vivace, che apportano al nostro corpo tanta acqua e micronutrienti, in particolare vitamine A, B e C. Dalle carote alle ciliegie, dai cereali al salmone, insieme a molti altri sono gli alimenti che riempiono a pieno titolo la lista dei cibi solari.

Fare colazione o piccoli spuntini con frutti rossi (fragole, ciliegie, mirtilli, frutti di bosco) o agrumi (arance, pompelmi, limoni e loro succhi) aiuta a fare un pieno di vitamine A e C e di polifenoli, che aiutano la pelle a rafforzare il sistema immunitario e a fronteggiare l’invecchiamento causato dai radicali liberi e dall’eccessiva esposizione ai raggi solari. Aggiungere ai nostri piatti cubetti o rondelle di carota e cantalupo o listarelle di peperoni crudi ci fornisce beta-carotene, aumentare il consumo di salmone e pesce azzurro è fonte di acidi grassi omega 3, che incoraggiano l’organismo a produrre più melanina. Anche le uova rientrano tra i cibi pro-sana abbronzatura; ricche di vitamine e minerali, aiutano a prevenire patologie cardiovascolari e proteggono i nostri occhi. Per non parlare dell’effetto abbronzante dei pomodori, ortaggi tipici dell’estate, che sotto forma di conserve possono essere consumati per tutto l’anno, che sono ricchi di licopene, una sostanza che sembra avere effetti anti-tumorali.

Consumare porzioni extra di cibi arancioni, gialli e rossi, aumenta la pigmentazione della pelle in modo naturale grazie al surplus di carotenoidi che viene incorporato nel grasso sottocutaneo. Possiamo quindi fare a meno di cuocere il nostro corpo sottoponendolo per ore e ore al sole seguendo semplicemente una dieta ricca di micronutrienti e pro-vitaminici.

Ma attenzione, il gioco non è così facile: un consumo eccessivo di sunfood potrebbe avere anche dei risvolti negativi. Mangiare ogni giorno troppe carote potrebbe causare la carotenemia, uno sgradevole scolorimento della pelle. Dunque anche per gli alimenti che consideriamo benefici per la nostra salute vale la regola di un consumo moderato ed equilibrato.

Se i colori accesi sono il simbolo dell’estate e testimoniano la presenza di beta-carotene, ci sono alcuni alimenti che hanno lo stesso potere di aumentare la pigmentazione dell’epidermide grazie al loro contenuto di beta-carotene eppure si presentano di un colore verde scuro o pallido: spinaci, cavolo, le varietà di lattuga, i frutti secchi, mandorle e noci, patate dolci e cioccolato. Quest’ultimo è anche ricco di flavonoidi, che aiutano a rendere la pelle più idratata e morbida. Il cavolo è fonte di vitamina A e ha una quantità di vitamina C pari a quella degli agrumi. È a tutti gli effetti un sunfood ricco di vitamina K, e allieva lo scolorimento cutaneo, specie nella zona del contorno occhi. Noci e mandorle, più che abbronzare, possono essere considerati alimenti doposole, in quanto apportano selenio, magnesio, grassi omega 3 e vitamina E, che favoriscono la riparazione cellulare e hanno effetto antinfiammatorio contro arrossamenti, acne e danni da esposizione solare prolungata.

Ultimo ma non ultimo tra i sunfood, l’olio extravergine di oliva, un alimento principe della dieta mediterranea dalle numerose proprietà benefiche, e che oltre a essere consumato in cucina può fungere da vera e propria lozione solare per rendere la pelle più morbida, idratata e ambrata, grazie all’azione dei suoi costituenti, che attirano i raggi solari e penetrano in essa. L’uso dell’olio come abbronzante naturale è subordinato alla valutazione dello stato fisiologico della propria pelle.

Una carnagione chiara è più vulnerabile di una scura, così come una cute secca reagirà in modo diverso da una grassa o mista.

Prima di applicare qualsiasi crema industriale o lozione naturale, è bene confrontarsi con il proprio dermatologo di fiducia, che vi consiglierà il prodotto ideale per proteggere la vostra pelle. Mangiare in modo vario, equilibrato e senza eccessi, seguendo la stagionalità del cibo, è un buon inizio per una sana e perfetta abbronzatura. 

Mirella Gallo, Consulente in Nutrizione e Fitness, esperta in elaborazione di diete in condizioni fisiologiche e patologiche, personal trainer.

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