Senza dimora e città

Indubbiamente, il dibattito su come conciliare l’accoglienza e l’assistenza alle persone Senza Dimora (SD), con quella altrettanto importante del decoro e della pulizia delle strade e monumenti del centro cittadino, è compito arduo e difficile, ma non impossibile.

 Il decoro di una città si misura sulla capacità inclusiva di tutti i suoi cittadini, discriminare su questo principio ci ritroveremmo soltanto in una città più disumana, non più pulita e decorosa. L’attenzione verso il problema delle persone senza dimora è venuta alla ribalta, con la pubblicazione, in questi giorni, sulla stampa cittadina, di articoli che hanno evidenziato la presenza, sempre più numerosa, di una umanità che di umano non ha più nulla e che vive tra i rifiuti, ciascuna con storie di sofferenze, dipendenze da alcol, droghe, disturbi mentali e da cui fa fatica a riemergere.

La maggior parte di queste persone sfugge ai servizi sociali, sono definite invisibili, perché bivaccano per le strade, non appena chiudono le saracinesche dei negozi e si spengono le insegne luminose. Sono invisibili e questo rende più difficile il censimento.

Assieme all’opera del Comune, dell’ASL e delle Istituzioni preposte, collaborano circa 70 tra Associazioni e Parrocchie, che sfamano circa duemila senza dimora. Le realtà più strutturate hanno stabilito una organizzazione con giorni e percorsi prestabiliti, al fine di efficientare il più possibile la distribuzione dei pasti.

Tra le Associazioni che hanno aderito ai tavoli di coordinamento per la consegna dei pasti c’è La Ronda del cuore, attiva dal 1994, quando un gruppo di volontari si unì nell’obiettivo di portare assistenza ai senza dimora con aiuti di ogni tipo.

La Ronda del cuore non si è mai fermata, neanche nel periodo dell’emergenza sanitaria da Covid del 2020. Attualmente può contare sul contributo di circa 60 volontari. Auspichiamo che, le campagne stampa di autorevoli testate nazionali, sensibilizzino non solo l’opinione pubblica ma anche le Istituzioni, che di concerto con le Associazioni e Parrocchie operanti sul campo, sia possibile trovare soluzioni efficaci per assistere tutte le persone bisognose di aiuto

La nostra proposta, già presentata in occasione di incontri ufficiali, è quella di ottimizzare tutte le risorse che operano nel settore, sia istituzionali che quelle di volontariato

Oggi purtroppo ognuna di queste risorse opera scollegata dalle altre, non in rete.

E’ necessario caricare tutti i dati e le informazioni disponibili su un portale accessibile a tutti, cominciando con i servizi erogati dal Comune, dalla Regione, dalla Diocesi, dalla Caritas…

Aprire poi questo portale alle associazioni di volontariato, che vogliano partecipare al progetto e collaborare.

Queste associazioni dovranno darsi delle regole condivise tra loro e con le istituzioni. Una volta a regime il progetto consentirà a tutti i partecipanti di gestire i bisogni inevasi dei senza dimora utilizzando al meglio le risorse disponibili.

Rino Montella, già informatore scientifico Chiesi. Volontario Associazione Ronda del cuore che opera a Napoli con assistenza alle persone senza dimora.

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