Take on me, incontri tra le righe

Take on me, incontri tra le righe, è il nuovo progetto della casa editrice Il Papavero di Donatella De Bartolomeis. Sin da quando fu presentato il 16 settembre ad Avellino presso il Circolo della Stampa mi apparve come un progetto ambizioso, animato da condivisibili premesse e ottimi auspici. Con lo scopo di coinvolgere il maggior numero possibile di partecipanti il progetto consta oltre che di una serie di appuntamenti presso librerie, prima fra tutte quella delle Edizioni Paoline di Avellino, anche di incontri tenuti presso Radio Raffaella con lo stesso tema delle presentazioni. Kyo music web radio seguirà gli incontri e le interviste. Sinergia è la parola d’ordine.

Come tenne a precisare in quell’occasione l’editrice De Bartolomeis il progetto nasce dalla necessità di creare incontri intorno ai libri, cosa che prima della pandemia da Covid 19 avveniva nelle fiere e nelle manifestazioni più disparate (come quella del Castello di San Barbato) e che ora non sarebbe più possibile organizzare e gestire. Ma il desiderio di andare avanti c’è ed è forte, così è nato Take on me, un’alternativa per sostenere la passione e proseguire creando una sorta di mostra diffusa nelle più disparate città della Campania e non solo. L’evento è suddiviso in quattro macro sezioni dedicate a personaggi incoraggianti che hanno investito il loro impegno e la loro professionalità nell’Irpinia e nella diffusione della cultura. Le sezioni sono: scrittura giornalistica, arte visiva, sport e sociale, marketing e territorialità, dedicati rispettivamente a Tina Galante, Mario Perrotta, Paolo Pagliuca e Agostino Della Gatta.

Le Edizioni Paoline di Avellino, nella persona di Clotilde Lambiase, hanno volentieri aperto le porte alle tematiche sociali curate dalla casa editrice in quanto la libreria non tratta esclusivamente la pubblicazione e la vendita di libri religiosi e oggetti sacri ma tutto ciò che può riguardare l’anima.

Martina Bruno è colei che rappresenterà la casa editrice Il Papavero nelle librerie coordinando gli appuntamenti e presentando di volta in volta autori e artisti interessati alla tematica trattata.

Il 28 settembre si è svolto il primo appuntamento in radio e il primo appuntamento in libreria c’è stato il 30 settembre. Il tema trattato è stato quello della genitorialità.

In quell’occasione ho rivolto qualche domanda a Clotilde Lambiase,la quale miconferma che: – Grazie a Donatella ha realizzato il sogno di aprire la libreria ai temi sociali. Il progetto è impegnativo e richiede tempo e lavoro. Conoscere gli autori è molto emozionante perché si prende molta più consapevolezza dei temi trattati nei loro libri.

Donatella De Bartolomeis nella sua intervista sostiene che questo progetto nasce innanzitutto dal desiderio di far nuovamente incontrare le persone, di ritrovarsi e, in secondo luogo, di creare degli spunti di riflessione offrendo occasione di confronto per uscire dai confini e trattare temi importanti con leggerezza. Il confronto esercita lo spirito critico, l’apertura mentale, il pensiero e chi è capace di pensare con la propria testa è un uomo libero e non manipolabile. Sebbene l’iniziativa sia del e a cura de Il Papavero, essa è aperta e pronta ad accogliere tutti gli autori che abbiano il desiderio di parteciparvi.

Grande emozione caratterizza la presentazione del primo incontro. L’editrice Donatella De Bartolomeis che lo presenta è davvero molto emozionata perché finalmente ci si ritrova e ci si può di nuovo guardare negli occhi. Take on me è una fiera diffusa perché vi sono dei punti fissi di riferimento che la fanno differire da una fiera itinerante. Una sede è ad Avellino presso le edizioni Paoline, la seconda si trova a San Marzano sul Sarno con l’Associazione AlmaMente.

La parola chiave del mese di settembre è genitorialità.

Sono stati quindi presentati tre bellissimi libri sull’argomento i quali hanno innanzitutto il pregio di trattare un argomento così delicato in maniera completamente differente a dimostrazione proprio del fatto di quanto i libri possano aprire orizzonti infiniti. I tre libri sono stati presentati da due autori e un curatore di collana: Giovanna De Chiara con il suo libro Batti Cuore, Gerardo Pepe autore di Francesco è pronto e Gianluca Fava curatore della collana diritto e diritti che ha parlato del Meccanismo italiano delle adozioni nelle esperienze giuridiche comparate.

Giovanna De Chiara nella vita è un insegnante di sostegno e si occupa di bambini con disabilità, in particolare dei bambini affetti da autismo. Il suo libro nasce dal desiderio di mettere al servizio degli altri la sua esperienza, aiutare e sorreggere chi dovesse avere necessità di un appoggio. La storia nel suo libro è quella della sua terza gravidanza, una gravidanza che sembra inizialmente essere iniziata con un grandissimo problema perché le viene diagnosticata la toxoplasmosi (patologia che se trasmessa al feto lo può danneggiare gravemente) e continuata poi con la diagnosi di una grave malattia cardiaca che è stata risolta con un intervento chirurgico molto serio sul bimbo appena nato. Oggi quel bambino è vivo, vegeto e gode di ottima salute. È un ragazzo brillante e dinamico grazie alla forza e alla caparbietà dei suoi genitori.

Il secondo libro presentato, di Gerardo Pepe, racconta con estrema simpatia e lungimiranza la sua esperienza di padre di un bambino down. Scrivo simpatia e lungimiranza e aggiungerei serenità. Oggi Gerardo Pepe è il presidente dell’Associazione Italiana Persone Down, per cui sebbene il protagonista del libro sia suo figlio Francesco, egli ha condensato tutte le sue esperienze di presidente, fatte di incontri, di condivisione, di problematiche comuni ma anche di speranza e sicurezza. Egli ha cercato di vedere la situazione da un altro punto di vista. Inizialmente lo sconforto è totale ma sono i bambini a dare forza man mano che crescono. Il messaggio è proprio quello di poter stemperare l’angoscia dei genitori grazie a un percorso che possa fornire ai ragazzi un futuro sufficiente e a garantire loro una buona qualità della vita.

L’impegno deve essere teso all’autonomia dei figli, fatto che fortunatamente si sta verificando. A supportare il messaggio del libro vi è l’allegria che può portare un figlio Down nella vita dei genitori. Francesco, grazie all’abilità della penna del papà, riesce ad essere protagonista di episodi simpatici. – Non è tutto rose e fiori -, sottolinea nel suo intervento Pepe, – ma anche gli altri figli danno gioia a preoccupazione. Tutto sta a capire che l’infelicità dei ragazzi affetti dalla sindrome dipende dalla società che non li mette a proprio agio, che non consente loro di crescere e di lavorare. Non sono più sfortunati perché loro riescono a fare pulizia di tutto il superfluo e a vivere bene. Siamo noi a dover consentire loro di vivere secondo la loro natura e i loro desideri e non secondo quello di noi genitori.

L’avvocato Gianluca Fava è un valore aggiunto per la casa editrice. Attivo e insostituibile lo definisce l’editrice. Egli cura la collana giuridica con l’intento di estendere la questione dei diritti anche alle disabilità, essendo lui ipovedente e conoscendo bene le problematiche legate alle disabilità. Il libro scritto dagli avvocati Biagio Fedele e Anna Innocenti, nasce dal desiderio e dall’esigenza di approfondire il tema delle adozioni. Gianluca Fava è un papà adottivo.

Delle adozioni, purtroppo, ne parla più chi non conosce l’argomento che chi invece ne ha. Vi sono molti luoghi comuni come, ad esempio, <<adozione nazionale>> e <<internazionale>> mentre, in realtà, quella nazionale non esiste in quanto la singola domanda di adozione viene esaminata da un tribunale di una determinata corte d’appello, per cui si dovrebbe in realtà parlare di <<adozione distrettuale>> giacché dipende da quella specifica Corte di Appello. L’ <<adozione internazionale>>, invece, prevede che se una coppia italiana desidera adottare un bambino ad esempio in Colombia, è necessario che la domanda sia fatta in Colombia, secondo la normativa vigente in quel paese. Quindi, sebbene definita <<internazionale>> in quanto con domanda rivolta a un paese straniero, non lo è totalmente perché qualora ci si volesse rivolgere a un altro Stato bisognerebbe fare un’altra domanda al nuovo Stato prescelto.

Gli autori del libro hanno toccato con mano dei temi importantissimi come l’adozione in Italia dal punto di vista giuridico, quindi tutte le norme e la giurisprudenza del nostro paese, approfondendo norme ignorate o applicate poco e male. Gli Autori hanno effettuato un confronto con l’ordinamento giuridico inglese e spagnolo per evidenziare le giuste differenze e rilevare le affinità con quello italiano.

L’incontro, come si è potuto capire, è stato molto interessante e se ne preannunciano altrettanti che di certo non deluderanno.

Infine vogliamo segnalare due importanti iniziative della casa editrice Il Papavero. La prima è un’iniziativa di solidarietà nei confronti degli Ospedali Riuniti di Foggia, dove curano bambini di famiglie molto penalizzate economicamente che riescono a stento a vivere. Lì è stata aperta una scuola in ospedale con materiale reperito nelle raccolte fondi. A causa del Covid sono state sospese le raccolte per cui la casa editrice

Il Papavero si è fatta promotrice per mandare entro Natale tutti i libri per bambini pubblicati e altro materiale didattico che chiunque può donare portandolo alla libreria Edizioni Paoline di Avellino e che sarà poi consegnato in ospedale per Natale. Sempre per essere concreti si è voluto creare libri personalizzati per bambini ipovedenti o destinati alla cecità. Con l’ausilio dei medici del Centro Australiano di Avellino è stata creata una tavola optometrica per cui ogni libro può essere stampato con caratteri personalizzati.

Maria Paola Battista, Sociologa, editor e giornalista, scrive recensioni di libri e interviste agli autori per varie testate.

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