Vino, calorie e unità alcoliche
Ci prepariamo alle festività imminenti e a salutare un nuovo anno. In giro già si respira aria di festa seppur questo ritorno alla normalità resta cauto. Passeggiando per le strade illuminate da mille lucine colorate siamo avvolti dal rosso, dall’oro e dall’argento delle vetrine. Siamo entrati nel pieno di quel periodo che ci vede assorti nello shopping, nella corsa ai regali e nella scelta meticolosa e attenta del buon cibo che dovrà onorare “la devozione” e delle bollicine, perché, una festa senza vino frizzante o spumante, non sarebbe una festa.
Il vino, nato nell’antichità da una spremuta di frutta fermentata è da sempre il re mondiale della buona tavola e della buona compagnia. Ottimo digestivo e ricco in alcoli, polifenoli, sali organici, minerali, vitamine e composti azotati, è importante nella dieta perché è un alimento, oltre che una bevanda. Che sia più o meno frizzante, e ciò dipende dalla pressione che la bevanda presenta, è importante ricordare che in questi giorni dovremo tener presente, nel computo complessivo delle calorie che assumeremo, anche il suo apporto energetico, che dipende a sua volta dalla gradazione alcolica riportata in etichetta.
Il vino a tavola non fa male a nessuno, riportano i detti antichi. E ciò è in parte vero, perché, in alcune patologie, un suo consumo moderato, anche in questo periodo di festa, può risultare addirittura terapeutico e aiuterebbe a far perdere peso. Ma, ricordate sempre che l’eccesso acuto o cronico di vino e alcolici in generale è causa di gravi danni alla salute (alterazione del metabolismo, innalzamento della pressione sanguigna, alterazione del ritmo cardiaco, intossicazione, cirrosi epatica, obesità, cancro). Per questo motivo, medici e nutrizionisti consigliano non di eliminare, ma di bere con moderazione vino ed alcolici, tenendo presente che non bisogna superare le 2-3 unità alcoliche al giorno per l’uomo, 1-2 unità alcoliche per la donna e 1 unità alcolica per l’anziano. Bambini e adolescenti non dovrebbero bere alcolici.

La regola vale soprattutto in questo periodo dove il desiderio di una ritrovata convivialità con amici e parenti è forte. Sì ad alcool e bollicine, ma usiamo la testa. Beviamo in modo consapevole, tenendo a mente che una “unità alcolica” corrisponde a 12 g di alcol etilico. Calcolatrice del nostro cellulare alla mano, diamo un’occhiata al numero dei gradi alcolici del nostro bicchiere di vino. Cominciamo con osservare il bicchiere: quanti ml contiene? In genere un bicchiere da vino contiene da un minimo di 125 ml ad un massimo di 150 ml di bevanda. Che tipo di vino ci stanno servendo? È un vino leggero o pesante? è un vino frizzante o un vino spumante? Leggiamo l’etichetta o chiediamo il suo numero di gradi alcolici riportato sulla bottiglia. Più è elevato questo numero, maggiore sarà la presenza di alcol etilico.
Se vi hanno appena servito un aperitivo con un vino frizzantino a 12°, sappiate che in un litro di quel vino ci sono 12 cl di alcol etilico. La proporzione dell’alcol che state ingerendo è presto fatta. Stessa cosa se vi servono un vinello a 13,5° (un litro contiene 13,5 cl di alcol etilico) e così via. Teniamo presente che 1 cl di alcol etilico corrisponde a 0,79 g dello stesso. Bevendo un bicchiere di vino a 12° (circa 150 ml), quindi, state assumendo 14 g di alcol etilico (ben più di un’unità alcolica). In termini di calorie, se per ogni g di alcol etilico ingerito si assumono 7 calorie, avete ingurgitato ben 99.5 Kcal di soli liquidi che vanno ad aggiungersi alle calorie del pasto solido.

Mirella Gallo, Consulente in Nutrizione e Fitness, esperta in elaborazione di diete in condizioni fisiologiche e patologiche, personal trainer.