Voglio vivere così, di Gaetana Aufiero

Voglio vivere così, di Gaetana Aufiero, Delta 3 Edizioni, 59 pp., costo € 10,00

Voglio vivere così è l’ultima opera letteraria di Gaetana Aufiero, storica, ricercatrice e scrittrice irpina. Interessata ai grandi temi storici del nostro Paese, come la Grande guerra e la seconda guerra mondiale nonché dell’esodo istriano, ha posto attenzione alle questioni di confine e ben conosce quanto geografia e storia si intreccino nel creare il destino dell’umanità. 

L’Autrice, come la maggior parte di noi, ha vissuto, sofferto e accusato il lockdown causato dalla pandemia da Covid-19 ed ecco, allora, che fa ricorso al potere salvifico della scrittura.

Chiusa in casa da mesi, sono allo stremo delle forze. Devo uscire, incontrare gli amici, le amiche, chiacchierare serena, vivere. Abbracciare i miei nipotini, litigare con voi, figli miei, ma da vicino, sbattere la porta e dirvi basta, sapendo bene che non sarà mai possibile per me dire davvero basta.

La raccolta di quattro racconti è, quindi, il risultato dell’incontro tra fantasia, necessità e desiderio sia di riflettere ancora una volta sulle problematiche della quotidianità sia per evadere da esse, mediante la scrittura.

Il libro è stato presentato e premiato al Premio Nazionale L’inedito XV edizione Sulle tracce del De Sanctis.

Perché ha creduto nei giovani indicando loro il motto l’Italia sarà quello che sarete.

La motivazione è assolutamente significativa per un’autrice come Gaetana Aufiero a cui il tema giovani è molto caro. In ogni occasione ribadisce, infatti, sempre quanto essi siano importanti precisando il lavoro che si deve fare per e con loro.

Quest’ultimo suo libro ha come sottotitolo Fughe, scherzi, capricci per assaporare, in piena era Covid, la bellezza della vita.

Di ispirazione autobiografica, nati infatti dalle ricerche che Aufiero ha svolto sulla sua famiglia e che l’hanno portata in vari luoghi d’Italia, i racconti sono di facile lettura, molto simpatici e accattivanti. Le storie strappano facilmente una risata e dimostrano la loro leggerezza in un momento drammatico non abbandonando le tematiche di cui sopra.  

Molto evidente è l’accento posto sul cambiamento generazionale, in particolare, il modo in cui varie generazioni, principalmente di donne, si susseguono ed affrontano le problematiche della vita. Il viaggio è ciò che aiuta a superare le difficoltà esistenziali e ad alimentare proprio il desiderio di avventura, di vita e di conoscenza; una conoscenza che si esplica tra persone e tra luoghi diversi a quello di provenienza. Attraverso i racconti di Gaetana Aufiero il lettore può ricavare un percorso storico- sociale, può risalire al modo in cui la gente risponde agli accadimenti e, viceversa, a quanto la storia sia creata dai popoli.

La condizione della donna è sempre predominante, la vediamo nei racconti quando cerca disperatamente di salvare sé stessa da un modo di vedere troppo patriarcale per colei che si avvia verso la modernità. Una figura assolutamente lungimirante e combattiva, che vuole anche un po’ insegnarci quanto sia importante essere forti, perseverare per realizzare i propri sogni e mantenere sempre fermi i propri ideali.

La bravura dell’Autrice sta proprio nel riuscire a raccontare, con snellezza, tematiche così serie. Lo fa con il suo stile di scrittura semplice, corretto, amabile e amorevole verso la vita e la comunicazione.

Il ricorso alle epidemie come quella del Covid e anche della Spagnola le è utile per lanciare un grido di allarme proprio verso quel desiderio di socialità, di comunicazione, di cui l’uomo ha bisogno per essere tale.

Grazie a Gaetana Aufiero, ancora una volta maestra di vita.

Maria Paola Battista, Sociologa, editor e giornalista, scrive recensioni di libri e interviste agli autori per varie testate.

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