WE LOVE SUSHI.

E’ incredibile come un antico metodo di conservazione del pesce sia diventato nel tempo il piatto tipico di un popolo asiatico, molto richiesto ed apprezzato anche in tutto il resto del mondo. Il sushi è una vera e propria esperienza culinaria, un momento conviviale di puro divertimento, soprattutto per i giovani e giovanissimi. 

È una magia di sapori e di consistenze che allettano il nostro palato. Il pesce freschissimo ed il riso cotto in modo particolare, accompagnati da frutta, verdure, cereali, spezie ed essenze sono una vera e propria tavolozza di colori dal sapore fresco e gustoso.  Nei secoli passati, il riso cotto, che oggi è l’alimento base del sushi, veniva utilizzato esclusivamente per conservare a lungo il pesce crudo, perché grazie alla sua fermentazione si creava un ambiente acido, ideale per preservare a lungo i prodotti ittici così facilmente deteriorabili, ma poi veniva scartato al consumo.

Oggi il sushi, che racchiude svariate preparazioni gastronomiche (dal makizushi all’inarizushi, dal sushi pressato a quello sparpagliato, dal narezushi al funazushi, ecc.) pur rimanendo un piatto “dinamico”, per la varietà di alimenti che si possono accompagnare al riso cotto nell’aceto (pesce crudo o marinato, tofu, uova, alghe e carne) vanta delle proprietà che lo rendono, oltre che “cibo di tendenza”, benefico per il nostro organismo.  Infatti è una buona fonte di minerali, vitamine e proteine.

La caratteristica cottura in aceto del riso, lo rende un piatto dalle proprietà antibatterica, digestiva e depurativa. Non solo: la cottura del riso in aceto abbassa il suo indice glicemico. In questo modo l’organismo non subisce elevatissimi picchi di insulina postprandiali, causa dell’aumento di peso.

La presenza di pesce crudo (soprattutto tonno e salmone, ma anche branzino, orata, ecc.) ricco in omega 3 e proteine rende il sushi un alimento benefico per abbassare il colesterolo cattivo, proteggere il sistema cardiovascolare, combattere i segni dell’invecchiamento cutaneo, la cellulite ed a mantenere il peso corporeo.

Attenzione, però, al consumo di pesce crudo che deve essere di buona qualità e mantenuto in ottimo stato di conservazione, onde evitare trasmissione di parassiti all’uomo. Le alghe usate (il nori) sono ricche di vitamine e di iodio. Il rafano, l’avocado, i cetrioli e gli altri ingredienti vegetali, quando presenti nel sushi, sono una piccola fonte di fibra, vitamine e minerali. Il tofu, utilizzato in alcune ricette, è fonte di lecitina. Ogni combinazione, quindi, ha una sua “caratteristica proprietà benefica” per la salute.

Sembra incredibile, ma queste informazioni ci dicono anche che mangiando il sushi si può addirittura dimagrire! Quante calorie ha il sushi? Stabilire un importo calorico non è cosa semplice. Il riso cotto in aceto, come abbiamo visto, si accompagna ad una varietà di ingredienti con caratteristiche nutrizionali ed energetiche diverse, ma grazie al suo indice glicemico moderato e all’abbinamento con le proteine, un “roll” intero di sushi può arrivare a 200 Kcal.

Le ridotte quantità ed i condimenti a calorie zero (wasabi, soia, ecc.) lo rendono tutto sommato un piatto ipocalorico con qualche dovuta eccezione (come la frittura e la presenza di uova in alcune preparazioni). L’unica raccomandazione che si può dare è quella di non eccedere mai nel suo consumo e di integrare il sushi, laddove se ne fa un’assunzione quasi quotidiana, con frutta ed ortaggi per evitare alcune carenze nutrizionali e funzionali.

Mirella Gallo, Consulente in Nutrizione e Fitness, esperta in elaborazione di diete in condizioni fisiologiche e patologiche, personal trainer.

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